Matteo Galbiati

IL PRINCIPIO DELLA PITTURA

Gli artisti, prestando fede incondizionata all’ispirazione della loro vocazione artistica, non dovrebbero trascurare né tradire mai il senso del loro agire e del loro ricercare e, manifestando un attaccamento e una fedeltà alla propria poesia e al proprio linguaggio – come alle imprevedibili variazioni e declinazioni che ne derivano – devono legarsi strettamente all’individuale cogitare e opere. Con la pratica assidua, che asseconda l’urgenza comunicativa del loro animo, la singolare individualità nell’Arte rende manifesto un carattere peculiare.

Claudio Baglioni

CONTINUUM…

Dieci anni fa scrivevo un brano a forma di suite dal titolo “Le vie dei colori”. La storia del viaggio solitario di un uomo (e di ogni uomo) alla ricerca di se stesso, attraverso la verità e la bellezza. Quelle vie dei colori le ho ritrovate nell’opera di Raffaele. Strade, piste, praterie, fiumi, rotte, ferrovie, canali, tracciati, sentieri, corsie a segnare e dipingere il percorso degli occhi e guidare il cammino del cuore.

Francesco Tedeschi

CONTINUUM…

“…Continuum…”, come sviluppo senza interruzioni, dove lo spazio e il tempo si integrano. “…Continuum…”, come un movimento lento, fatto di impercettibili mutamenti nella luce e nel colore. “…Continuum…”, come qualcosa di impalpabile, tra l’emergere alla presenza e la persistenza di una vita nascosta, sotterranea. “…Continuum…”, come coscienza della “continuità” di una tradizione, quella della pittura, che non vuole essere per forza nuova o stupefacente.

MARCO MENEGUZZO

PROSPETTIVA INTERIORE

Caro Raffaele,
sono passati ormai alcuni anni da quando ci confrontavamo all’Accademia di Brera, da posizioni ovviamente diverse – tu studente, io dall’altra parte della scrivania -, ma mi accorgo che questo tipo di legami dura ben al di là del corso di studi, e si mantiene in certi casi quasi inalterato per tutta la vita. Così, non ho paura di parlarti con quella franchezza che forse non userei con artisti conosciuti in altro modo, cioè non seguiti sin dai loro esordi, dalle loro prime prove.

Claudio Cerritelli

IL VOLTO DELL’ANIMA

1. Le porte del silenzio, la coscienza del colore (1989-1993)

Come in uno slancio verso uno spazio sconfinato la ricerca di Raffaele Cioffi offre i primi segnali di luce alla fine degli anni Ottanta, con un gruppo di tele che si staccano dalle forme figurative che costituiscono l’approccio iniziale della sua pittura. Come avviene in questi casi, il periodo di formazione di un giovane pittore è sempre un laboratorio istintivo di forme che si accavallano, di ipotesi che si rincorrono, di progetti che si sviluppano  prima di giungere ad una convincente scelta di campo.