Giovanni Maria Accame

CIOFFI, LO SPAZIO EMOTIVO DELLA PITTURA

Per Raffaele Cioffi la pittura si pone assai prima del suo essere una pratica artistica, è sentita e vissuta con l’intensità che si prova per un evento decisivo della propria vita. Della sua passione sono stato testimone precoce, avendolo avuto come studente di Storia dell’Arte Contemporanea a Brera. Ricordo perfettamente la predilezione per Rothko e Newman, artisti che lasceranno una traccia evidente nei primi anni del suo lavoro. Sulla convinzione di procedere non solo con la pittura, ma sulle sue ragioni, mostrandone in qualche modo il senso, le riflessioni, le rielaborazioni, sono imperniate quasi tutte le opere fino agli inizi del duemila.

Matteo Galbiati

IL PRINCIPIO DELLA PITTURA

Gli artisti, prestando fede incondizionata all’ispirazione della loro vocazione artistica, non dovrebbero trascurare né tradire mai il senso del loro agire e del loro ricercare e, manifestando un attaccamento e una fedeltà alla propria poesia e al proprio linguaggio – come alle imprevedibili variazioni e declinazioni che ne derivano – devono legarsi strettamente all’individuale cogitare e opere. Con la pratica assidua, che asseconda l’urgenza comunicativa del loro animo, la singolare individualità nell’Arte rende manifesto un carattere peculiare.